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Aziende più ricche al mondo, quali sono le più capitalizzate?

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Il 2020 è sicuramente un anno particolare per l’intero pianeta e con tutte le sue inevitabile ricadute. Insieme ai problemi sociali e sanitari, l’economia è ripiombata in una nuova crisi (in una situazione già a dura prova). Tuttavia, ci sono aziende e aziende, e alcune di queste continuano a mantenere alti livelli di capitalizzazione e utili. Un modo per riflettere su quali di queste e i relativi settori c’è una migliore prospettiva di ripresa. E investimento. In quest’ottica vediamo alcune de le aziende più ricche al mondo.

Aziende più ricche al mondo, quali sono?

aziende più ricche al mondo

Microsoft

Dopo alcuni anni molto difficili, soprattutto tra il 2007 e il 2013, Microsoft è ormai diventata la seconda azienda al mondo in termini di valore di mercato.

Fondata nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen, il suo core business è lo sviluppo di sistemi operativi, software e hardware. Attualmente, Microsoft copre altri campi tecnici, come l’intelligenza artificiale o i videogiochi. Skype e Linkedin sono apparsi anche nel campo del social networking. Questa diversificazione delle attività dell’azienda ha aumentato la fiducia degli investitori e ha reso Microsoft più resiliente in tempi di instabilità economica.

Lo sviluppo di Microsoft risale agli anni 70 quando Gates e Allen svilupparono l’innovativo linguaggio BASIC. L’enorme successo del linguaggio di programmazione, pensato per poter essere utilizzato dagli altri distributori, gli spinge a creare Micro-Soft (MICROcomputer e SOFTware).

Una rivoluzione che segnerà il transito dalla macchina da scrivere al computer negli uffici. Ma non solo, la rivoluzione del “calcolatore elettronico” ha poi mutato l’intero globo. 

In pochi anni Microsoft è diventata leader del mercato, la tecnologia e i software che cambiano la vita degli utenti. Nel 1990, solo 15 anni dopo la fondazione della società, diventa la prima società di software per PC con vendite annuali superiori al miliardo di dollari. 

Dal cocide al successo mondiale

Con l’uscita nel 1995 di Windows 95’, Microsoft vende un milione di licenze in quattro giorni. Il sistema operativo è utilizzato da 9 utenti su 10 nel mondo dell’azienda di Gates e Allen. I servizi forniti stanno diventando sempre più diversificati e accessibili e sono desiderosi di soddisfare le esigenze di qualsiasi utente.

Dal 2014 l’andamento del titolo Microsoft ha avuto un trend rialzista. Dall’inizio del 2019, la tendenza al rialzo è diventata più pronunciata. Non c’è dubbio che i trader a lungo termine che hanno investito in Microsoft nel 2014 saranno soddisfatti dei risultati.

Dal 2014, le azioni di Microsoft hanno vissuto un periodo di forte crescita. Microsoft si appresta a voler eguagliare la sua rivale (Apple). Infatti, la società di Redmont è pronta a sfiorare i 2 trilioni nei prossimi anni sulla base dello sviluppo del loro business. Al momento della scrittura di questo articolo, un’azione Microsoft vale 220$. L’azienda ha attualmente come target il raggiungimento dei 250 dollari.

Oggi la capitalizzazione di mercato di una aziende più ricche al mondo è di 1.690 miliardi di dollari.

Apple

Non si può dimenticare in questa elencazione la società di Cupertino. Apple, infatti, ha conosciuto una storia altalenante prima del grande decollo. L’azienda è stata fondata nel 1976, e tra i fondatori figurava il visionario Steve Jobs. Dopo una breve parentesi che lo ha visto allontani dall’azienda, anche a seguito di duri scontri con Bill Gates (per motivi commerciali), vi ha fatto ritorno. Una volta assunta la carica di CEO nel 1997, Jobs ha puntato a rivoluzionare del tutto sia il concetto del brand Apple che la sua vision commerciale.

Il punto forte dell’azienda è stato proprio la fidelizzazione della propria base di clienti, la ricerca dell’esclusività e l’user experience. Il cliente al centro del mondo Apple. E cosa c’è di meglio di un cliente felice pronto a spendere cifre ben più alte rispetto alla concorrenza per i tuoi prodotti? Beh, domanda retorica.

La rivoluzione dei prodotti Apple

Il successo dell’azienda è dovuto sicuramente all’iPhone e ad altri prodotti rivoluzionari nella gamma personal computer. Infatti, con la serie Mac, Apple ha conquistato importanti fasce di mercato consumer e prosumer. 

I prodotti hardware più importanti includono oltre ai Mac e iPhone, il famoso tablet iPad, il lettore multimediale iPod e l’Apple Watch (smartwatch). Più altri prodotti come le cuffie wireless AirPods e Apple TV.  Ed ovviamente il suo sistema operativo meglio noto come macOS e iOS (per gli iPhone). 

Dal 2011 è diventata una delle più grandi società per azioni al mondo per capitalizzazione di mercato tra quelle quotate nel listino tecnologico NASDAQ.

Dovremo attendere il 2012 per vederla come la società privata con la maggiore capitalizzazione di mercato. Un record che ha strappato a Microsoft, che lo raggiunse nel 1999. 

Nel novembre 2014 ha sfondato la quota di 700 miliardi di dollari, mentre il record della capitalizzazione è giunto nell’agosto 2020. Infatti, in quella data ha toccato il 19 agosto ha toccato i 467,77 dollari per azione, portando la valutazione a oltre 2mila miliardi di dollari. 

Ad inizio 2020 si contano circa 1.5 miliardi di dispositivi Apple in uso nel mondo. Al momento della scrittura di questo articolo, la sua capitalizzazione è di 1.660 miliardi di dollari.

Amazon

Milioni di utenti nel mondo giornalmente acquistano su Amazon. L’e-commerce fondato da Jeff Bezos nel 1994 è ad oggi un delle aziende più ricche al mondo. 

L’idea originaria di Bezos era quella di creare il più grande negozio virtuale del mondo. Un progetto ampiamente realizzato, come la storia sta dimostrando. 

Leggi ancher Amazon è il brand più costoso al mondo. E primo per investimenti (anche in Italia)

Il negozio online più grande al mondo

Amazon non è di certo apparso in un mercato sprovvisto di competitors. La differenza rispetto ad altri colossi americani come Walmart, è stata la scelta dell’online.

L’azienda di Bezos è riuscita a captare il sentiment dei consumatori, individuando e anticipando tendenze e bisogni. E adesso, in un certo senso, è anche in grado di influenzarli. 

Ma facciamo un passo indietro, e torniamo ai primi luglio del 1994, e spostiamoci a Bellevue nello stato di Washington (non la capitale). Come nei migliori storytelling che riguardano le startup di successo, andiamo nel garage della nuova casetta di Jeff Bezos. Qui, il visionario imprenditori affigge un’insegna con una spruzzata di bomboletta blu. L’insegna recava una freccia gialla, quella che poi avrebbe collegato la A e la Z di Amazon. Anche sulla storia del nome di quella che è diventata una delle aziende più ricche al mondo, ci sono varie versioni.

Una volta abbandonata l’idea originaria, a quanto pare Cadabra, il visionario imprenditori opta per quella parola che lo colpisce. Infatti, la scelta di Amazon è arrivata durante una consultazione di una enciclopedia. Qui scopre appunto quello che era il nome di uno dei fiumi più grandi al mondo, e pensa che sia il nome giusto. Svincolando, ovviamente, quello che sarà il vero significato del nome in favore del suo brand. E anche questa ha funzionato.

Il business di una delle aziende più ricche al mondo

Inizialmente il core business dell’azienda doveva essere la vendita online di libri, una sorta di grande libreria digitale. Un modello di business che non prometteva utili nelle fasi di avviamento, e che portò Bezos a investire tutto nel progetto. I primi 300 mila dollari vengono così messi su Amazon, ai quali poco tempo dopo si sono aggiunti alcuni investitori.
Bisogna attendere il 2001 e superare la bolla di internet, ma l’azienda di Jeff inizia a produrre utili.
Oggi, dagli iniziali 2 mila impiegati del 1999, Amazon impiega oltre 560 mila persone in tutto il mondo. Solo in Italia lavorano più 5 mila addetti.

Oggi su Amazon è possibile trovare quasi qualsiasi tipo di prodotto, dagli articoli per la casa all’elettronica passando per l’abbigliamento e molto altro.

Alphabet

Probabilmente conoscerete meglio quella che, oggi, è una delle sue controllate: Google. Infatti, dal 2015, la società fondata da Larry Page e Sergey Brin, a seguito di una ristrutturazione aziendale è diventata una controllata della nuova holding Alphabet.

Rappresenta non solo una delle aziende più ricche al mondo ma anche uno dei maggiori successi di Wall Street.
L’idea di Page e Brin, all’epoca studenti di Stanford, era quella di creare un grande motore che agevolasse la ricerca tra i siti. I due ebbero l’intuizione di superare le tradizionali metodologie di ricerca sul web, sfruttando le relazioni tra siti web.

Dopo aver rifiutato una proposta di fusione da Microsoft nel 2003, a gennaio 2004 sbarcano con la propia IPO. Lo sbarco in borsa della società di Mountain View verrà affidato a Goldman Sachs e Morgan Stanley.

Il 2006 è l’anno di una delle (forse) più importanti conquiste del gruppo. Infatti, Google acquisì la piattaforma di caricamento e condivisione video per 1,65 miliardi di dollari.
L’azienda oggi fornisce anche una serie di servizi internet che vanno dal cloud alla formazione passando per le suite business.

Alcuni dei prodotti e servizi che vengono offerti dal gruppo:

  • Gmail
  • Browser web Chrome
  • Google Maps
  • Servizio di archiviazione Google Drive
  • Servizio di traduzione
  • YouTube
  • Chromecast per la trasmissione senza fili
  • Chromebook per i notebook
  • Android per i device mobili
  • Google Meet

Aziende più ricche al mondo: Google e il Covid

Le azioni del gruppo, dopo aver toccato la quota di 1518 dollari a febbraio 2020, ha risentito come tutte le altre aziende della pandemia. Tuttavia, dopo una contrazione del suo valore, si è riportato oltre 1400 dollari ad azione.

Di certo è una delle società del Nasdaq con tantissimo potenziale, anche per la sua posizione di forte dominanza. Anzi, sarebbe più opportuno riferirsi al monopolio, tanto che il Congresso degli Stati Uniti l’ha messa nel mirino insieme alle sue “sorelle” (Facebook etc.).

Ad oggi la sua capitalizzazione di mercato è pari 1.200 miliardi di dollari.

Facebook

Con circa 2,3 miliardi di utenti attivi nel mondo, Facebook è uno dei già grandi social a livello globale. Il percorso che lo ha portato a divenire uno dei principali attori finanziari e non solo in tutto il mondo.
Cosa lo ha portato a diventare così? Pubblicità e dati.
Tuttavia, il modello di business di Facebook si è evoluto negli anni portando ad acquisire altre startup. Infatti, nel gruppo creato da Mark Zuckerberg fanno parte anche Instagram e Whatsapp.

Facebook: origini di una della aziende più ricche al mondo

Era il lontano 2003, e ci troviamo nell’Università di Harvard, quando uno studente ha un’idea rivoluzionaria. Anzi, poteva anche non sembrarlo. Mark Zuckerberg si trova al pc quando pensa di creare una sorta di annuario virtuale degli studenti del college.
Un piccolo lavoro di “hacking” e i dati vengono estratti dal database di Harvard, e puff nomi e foto degli utenti sono online. Il nome del progetto non era quello che conosciamo bensì Facemash. Tuttavia, la bella idea di Zuckerberg verrà presto travolta dal suo iniziale successo. Infatti, poche ore dopo l’inizio delle attività sul sito, Facemash è viene visitato da un migliaio di utenti, crashando i server di Harvard. E questo farà scattare un’accusa di violzione della sicurezza e della privacy degli studenti di Harvard, con sospensione di Mark per 6 mesi.

Nel giro di pochi mesi l’idea del social che mette in comunicazione gli studenti valica anche i confini. Infatti viene aperta prima l’iscrizione agli studenti delle altre facoltà della Ivy League e poi del Canada.

La startup Facebook nascerà nel 2004, inizialmente denominata TheFacebook fino al 2006 quando venne acquistato il dominio facebook.com. Un’avventura in cui è stato accompagnato da altri co-fonder come  Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes.
Oggi il mondo di Facebook è molto diversificato, con una piattaforma in grado di offrire anche messaggistica e video.

La sua attuale capitalizzazione è di circa 835 miliardi dollari.

Leggi anche Facebook Shops: Zuckerberg rivoluziona FB per battere Amazon

Alibaba

Nella categoria dei giganti dell’e-commerce non si può non menzionare il colosso cinese Alibaba. Dopo il debutto alla borsa di Hong Kong e la precedente quotazione a New York nel 2014, continua a macinare fatturato.

Alibaba Group ha origine nella città di Hanghzou, con una vasta serie di Uffici e altre sedi operative per tutta la zona orientale. Il colosso è sorto come una piccola realtà imprendiper poi incentrare il proprio core business nel commercio elettronico.
Nel 2012, il portale di Alibaba ha gestito più di 170 miliardi di dollari in transazioni.

La creatura creata dal magnate cinese Jack Ma nel 1999 è diventata in pochissimo tempo una delle aziende più ricche al mondo.
L’idea è stata semplice, collegare i produttori cinesi con distributori in ogni parte del mondo. Si pensi che solo il sito genera una quantità di traffico utenti da renderlo tra i primi 20 visitati al mondo.

Inoltre, dispone di una propria piattaforma di pagamento che è Alipay.

Fatturato e prospettive

Grazie ai periodi di festività cinesi come il Bachelor’s Day o altre iniziative come il Black Friday, l’azienda di Jack Ma segna fatturati record. Solo nel 2019, il suo fatturato è aumentato di ben il 50% rispetto all’anno precedente.

Tra i progetti di espansione dell’azienda c’è quello di competere direttamente con la rivale americana Amazon. Infatti, il colosso cinese e una delle aziende più ricche al mondo prevede di farlo sbarcando in Europa.
Secondo gli analisti, le azioni di Alibaba sarebbero una buona occasione vista loro economicità.

Ad oggi l’azienda ha una capitalizzazione di mercato di circa 550 miliardi di dollari.

Leggi anche Come acquistare su Alibaba, come usare l’e-commerce

Berkshire Hathway

Anche se non parliamo di una vera e propria azienda rispetto a quelle presenti nell’articolo, merita un posto nella classifica. La società di investimento fondata dal famoso investitore Warren Buffet, ha partecipazioni in importanti aziende.
Infatti, quella di Buffet rientra tra le aziende più ricche al mondo, con partecipazioni in Apple, Bank of America e Coca Cola. L’Oracolo di Omaha continua a guidare da oltre cinquanta’anni la sua holding, le cui azioni valgono cifre da capogiro.
Infatti, al momento della scrittura, la quotazione è di circa 313.850 dollari per azione. Mentre la sua capitalizzazione di mercato vale circa 500 miliardi dollari.

Effetto Covid su Buffet

La Berkshire Hathway sebbene mantenga il nono posto tra le aziende più ricche al mondo, ha risentito della pandemia. Anche per Buffet si sono registrate importante perdite nel corso della prima metà del 2020.
Tuttavia, il trend di fondo secondo gli analisti resta molto positivo e si prevede una ripresa in positivo delle performance. In fondo, resta pur sempre l’Oracolo di Omaha.

 

 

 

 

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