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🤔 AUMENTO IVA: Quando aspettarselo e a quanto arriverà?

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Scongiurato per il 2018 l’aumento Iva, ma col 2019 il prezzo di Beni e Servizi è destinato ad aumentare.

Con iva si intente l’Imposta sul Valore Aggiunto, ed è una tassa che si paga in 68 paesi del mondo, cui anche l’Italia. Nel 2018 lo spauracchio di un nuovo aumento è stato contenuto. Col 2019, invece, saremo destinati ad un nuovo rialzo, misura che già spaventa consumatori e imprese.

Legge di bilancio e sterilizzazione

Per il 2018, con il Governo Gentiloni, la Legge di Bilancio ha sterilizzato le clausole di salvaguardia. In questo modo si sono potute evitare l’aumento delle aliquote Iva ordinaria e agevolata fino al prossimo 1° gennaio.

Questa sterilizzazione, però, è costata 15 miliardi di euro e i suoi effetti svaniranno già a partire dal prossimo anno. Secondo quanto stabilito, quindi, l’IVA dovrà arrivare al 25% entro il 2021. Progressivamente, dal 1° gennaio 2019 fino al 2021, l’Iva  passerà dal 22% al 25%. L’aliquota agevolata, invece, aumenterà fino al 13% dal 2020 in poi.

Su cosa influisce l’aumento dell’iVA?

Principalmente sui consumi quotidiani. A pesare sui contribuenti sarà in particolar modo l’Iva ordinaria. Questa imposta viene infatti applicata a numerosi beni e servizi di vitale importanza per la vita di tutti i giorni.

Cerchiamo di fare il punto su quando scatterà l’aumento Iva, quali saranno gli effetti sui consumi quotidiani e come saranno spalmati gli aumenti delle aliquote ordinaria al 25% e agevolata al 13% dal 2019 al 2020.

Come evitare l’aumento?

Un modo c’è. Bisogna reperite nuove risorse economiche già dal prossimo anno. In realtà con una decisa lotta all’evasione fiscale, si potrebbero reperire buona parte dei 12,4 miliardi di euro necessari per il 2019. Onde scongiurare un aumento dell’iva anche per il 2020 sarà necessario procurare 20 miliardi di euro.

La matassa dovrà essere sbrogliata dal nuovo governo che, però, non si è neanche insediato al momento. Sterilizzare nuovamente le clausole di salvaguardia nel 2019 e reperire le risorse necessarie per evitare l’aumento dell’Iva sembra una strada poco percorribile.

Le clausole di salvaguardia nascono da un patto tra UE e Italia

Cosa sono le clausole di salvaguardia? È un patto tra Italia e Unione Europea. In vigore dal 2011 si pone l’obiettivo di far rispettare i vincoli economici comunitari.

Fu il governo Berlusconi ad introdurre le clausole di salvaguardia. Allora si stabilì chiese l’Italia non fosse stata in grado di reperire 20 miliardi di euro entro il 30 settembre 2012 sarebbe scattato in automatico l’aumento dell’Iva.

L’aumento dell’iVA non si può bloccare in eterno. Bisognerà attendere il 2019 e sperare che le previsioni di aumento delle entrate e di tagli alla spesa pubblica previsti dalla Legge di Bilancio 2018 diventino realtà.

Cosa succede se si aumenta l’IVA?

Significa rialzo dei prezzi di un notevole numero di beni di uso quotidiano: abbigliamento, prodotti tecnologici e non solo. Sottoposti ad aliquota iva ordinaria anche il caffè, il the, le bibite gassate e l’acqua.

Ovviamente non dimentichiamo la benzina.

Ad aumentare sarà anche il prezzo dei beni di lusso ma anche per hobby, benessere e tempo libero. Anche le prestazioni professionali di avvocati e commercialisti sono sottoposte all’IVA. Il tutto, sempre e comunque, a spese dei cittadini.

Anche l’Iva agevolata passa dal 10 al 13%

A partire dal 1° gennaio 2019 l’aliquota Iva al 10% passerà all’11,5%, arrivando infine al 13% a partire dal 1° gennaio 2020.

Ciò comporterà l’aumento del prezzo dei generi alimentari e quindi dei prodotti di origine animale, tra cui latte, uova, formaggi, senza scordare le spezie e lo zucchero. Beni che rientrano nella vita quotidiana delle persone.

Andare a teatro, al cinema, allo stadio, riscaldarsi o guardare la tv… tutto costerà di più!  L’aumento dell’iva è prevista anche sulle bollette dell’energia elettrica e della legna da ardere.

Ristrutturare casa? Costerà di più

I lavori di ristrutturazione e manutenzione di beni significativi con l’aumento anche dell’Iva agevolata in edilizia, saranno destinati d aumentare.

Insomma: prepariamoci ad un vero salasso. I posti di lavoro diminuiscono mentre l’aumento dell’IVA rischia di condizionare la vita di tutti i consumatori e anche delle imprese mentre ancora si gioca alla fantapolitica. 

 

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