Arabia Saudita: a quali trasformazioni andiamo incontro?
Nuove prospettive e possibilità di grandi aperture dopo l’abdicazione
A leggere le ultime cronache non stupirebbe che in un dato sistema, anche il più statico, possano avvenire delle trasformazioni. Tuttavia è difficile trattenere lo stupore se a questo sistema diamo il nome di Arabia Saudita. Mi riferisco proprio al felice e ricco regno del medioriente tanto criticato quanto acclamato, crocevia di tantissimi interessi (dei singoli e dei vari governi occidentali).
Se non fosse proprio per questa natura, infatti, l’attuale parabola di cambiamenti non desterebbe l’attenzione planetaria. In questi mesi l’Arabia ha visto l’introduzione di innovazioni a dir poco radicali per un paese islamico.
Cosa cambia in Arabia Saudita?
All’indomani della visita del presidente Trump, con importanti e sostanziosi accordi economici, una presentato ha accentrato su di se i riflettori del cambiamento e insieme un potere sempre crescente: Mohammed bin Salman.
È proprio il figlio di Re Salman a farsi interprete del rinnovamento, dichiarando apertamente la sua intenzione di tornare ad un Islam più fedele alla sua natura e aprire il paese al mondo. Intenzioni a cui sono seguite immediatamente i fatti. Programmi come “Neom”, la città avveniristica che prevede 500 miliardi di dollari di investimenti è stata presentata ad una platea internazionale di investitori. Ma non solo economia e affari: le aperture ai diritti per le donne, come il permesso di guidare, e la politica estera, con l’intenzione di creare un nuovo asse con Israele in virtù del nemico comune che è l’Iran.
Gli arresti
Infatti a Riad si sta assistendo ad una “epurazione” dei vertici del governo. Stiamo assistendo anche ad una spregiudicata lotta alla corruzione che ha portato al congelamento per 11 principi, tra l’altro arrestati, dei propri conti e patrimoni personali.
Una mossa che ha messo in difficoltà molte banche occidentali, visto il consequenziale divieto di disporre anche investimenti.
Un cambio di rotta che ha ricevuto un’ulteriore spinta dalla volontà di Re Salman di abdicare presto in favore del giovane, rivoluzionario e intraprendente erede.