Analisi fondamentale sull’Oro “indeciso”:
In questi giorni stiamo assistendo ad un trading discontinuo, in quanto la stragrande maggioranza degli investitori aspetta l’esito della FED. Punto chiave, fondamentale, a cui bisogna prestare particolare attenzione è l’aumento dei tassi di interesse e le decisioni di politica monetaria. Dal momento in cui il rialzo dei tassi è pressocchè scontato, i mercati si focalizzeranno principalmente sulle prospettive di politica monetaria. A settembre la FED ha annunciato che ci saranno tre aumenti per l’anno prossimo, dato che sembra altalenante visto che la crescita globale è in netta diminuzione.
Le delibere della Federal Reserve sulla politica monetaria, sui tassi di interesse e sulle proiezioni economiche dettate dal presidente Jerome Powell influenzeranno il dollaro statunitense. In genere l’oro è molto sensibile ai movimenti del dollaro, in quanto se dovesse rafforzarsi diventa ostacolo per le materie prime. In questo caso l’oro appare indeciso.
I commenti del presidente di conseguenza, influenzeranno l’andamento del metallo prezioso, ma le cose potrebbero non essere scontate. Se le dichiarazioni di Powell dovessero indicare una politica espansiva il dollaro ed i titoli di stato perderanno valore, mentre il mercato dell’oro si rafforzerebbe. Al contrario se i commenti del presidente non dovessero sembrare propensi per una politica espansiva, o in altro modo ci si accorgesse di un indebolimento dell’economia, il prezzo dell’oro crollerebbe per far salire quello del dollaro statunitense visto come bene rifugio. Vediamo alcuni spunti sull’analisi tecnica dell’oro indeciso.
Analisi tecnica: alcuni spunti
Il quadro generale sull’oro risulta più chiaro se si osserva sul time-frame mensile, in quanto il prezzo, dopo una forte discesa, rimbalza sul supporto di lungo periodo datato giugno 2013. La quotazione ha dato spunti rialzisti dato che il prezzo si è spinto oltre la resistenza di 1236,00 dollari. Il prezzo dell’oro sembra volesse puntare verso la trendline di lungo periodo che congiunge i massimi del 2011, 2012 e 2018 a quota 1290,00 dollari.