Amazon non è una società «too big to fail». Un giorno andremo in bancarotta, falliremo. Queste le parole del CEO Jeff Bezos alla domanda di un impiegato sul futuro dell’azienda.
Dichiarazioni sul futuro del colosso del retail online, così pesanti che piombano come un macigno. Ovviamente, previsioni del genere solitamente provengono dagli ambienti finanziari, dagli analisti, stavolta invece la sorpresa. A intervenire e pronosticare sul futuro di Amazon è niente meno che il numero 1.
IL CASO
La risposta spiazzante di Bezos è stata data giovedì scorso durante una riunione interna al gruppo, a Seattle. In quest’occasione un dipendente ha chiesto al CEO quali fossero le prospettive dell’azienda visto che altri grandi colossi, come Sears, non hanno avuto una sorte altrettanto rosea. Una reazione, sebbene forte, molto lucida e chiara.
“Prevedo che un giorno Amazon fallirà. Andrà in bancarotta. Se si guarda alle altre grandi aziende si nota che la durata della loro vita si aggira intorno ai 30 anni, non ai 100.”
Nonostante questo, i dati attuali di Amazon mostrano un’azienda con una solidissima capitalizzazione e che cresce a ritmi sostenuti.
Giustamente, il focus di Bezos è proiettato ad allungare il più possibile questo termine di scadenza. “Se iniziamo a concentrarci su noi stessi, invece di concentrarci sui nostri clienti, questo sarà l’inizio della fine”. Un chiaro intento che non sembra mostrare aperture verso le condizioni di lavoro in azienda ma continuamente proiettate al business e al coinvolgimento dei clienti.