4 novembre: cosa si celebra in Italia?
Quando la memoria vive, si ritrova lo spirito e l’orgoglio di essere italiani.
Accadeva oggi, il 4 novembre 1918. La guerra che aveva insanguinato per quattro anni l’Europa giungeva al termine. L’Italia ne usciva vittoriosa (almeno formalmente) e profondamente trasformata.
Proprio per questo la giornata è dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale. Non tanto per reminiscenze nazionalistiche ma per l’alto valore dei sentimenti di unione e memoria, come ha ricordato il Presidente Mattarella, e la necessità di custodirli e valorizzarli.
La libertà e la pace sono il risultato di dolore e privazioni che dovrebbero servire da monito a chi agita le acque della divisione. E’ bene ricordare che questi eventi appartengono ad un passato non così remoto. Ricordiamo, e uniamoci.
Le divisioni sono un male!
Le divisioni nascono dalla perdita di questo comune sentire. Il tutto è aggravato dalla presenza di una crisi (nell’accezione più autentica del termine, non solo economica). Nel contempo, l’ incapacità di contrastarla pone il problema delle istanze più disparate che rischiano di farci ripiombare indietro, ad un passato non così remoto.
La libertà e la pace sono il risultato di dolore e privazioni. che dovrebbero servire da monito. Achi agita le acque della divisone bisogna rispondere con le “armi” delle soluzioni condivise.
Cambiare punto di vista e guardare all’insieme ci può solo mostrare che neanche la politica più miope può opporsi alla forza dell’unità.
La soluzione
Liberarsi dal senso di impotenza è il primo passo, la capacità di rialzarsi è sempre stata la nostra prerogativa anche difronte alle peggiori avversità.
Un secolo fa nessuno lo avrebbe pensato: guardandoci indietro adesso ci possiamo solo rendere conto di quanto sia stata forte la determinazione di costruire un presente che non ci vede più avversari ma attori di un futuro ancora incompreso.
Oggi ricordo questo: non ci sono più le trincee, e questa volta la vittoria è di ognuno per tutti.